La petizione popolare “Variante alla SS341? Non a tutti i
costi” è stata promossa dai gruppi consiliari, attualmente, di minoranza:
Partito Democratico, Lista Civica Samarate Città Viva, Italia dei Valori,
Futuro e Libertà.
La petizione nasce dall’esigenza di chiedere all’attuale
Amministrazione (Lega e Pdl) di rivedere la posizione di Samarate che ha
espresso, a maggioranza, in data 9
febbraio 2012, parere favorevole. Chiediamo di deliberare nuovamente in
merito a questo progetto che stravolgerà la zona est del nostro Comune.
Due i motivi importanti che ci hanno spinto a promuovere
questa petizione:
1) riteniamo troppo impattante sul nostro territorio il
progetto definitivo presentato da Anas;
2) non condividiamo la scelta dell'Amministrazione che ha
cambiato parere nel giro di pochi mesi.
Il
20 luglio 2011 (con delibera nr 53) dopo diversi incontri e riunioni eravamo
riusciti ad arrivare ad un accordo votando in modo unanime una delibera in cui
si richiedeva l’interramento del 60% del tracciato. In quel momento la
progettazione era in fase di studio, per cui quella delibera aveva valore di
indirizzo ma aveva, a nostro avviso, un importante valore politico.
Il progetto definitivo è pervenuto nel dicembre 2011 e da
lì la maggioranza ha poi proseguito da sola, ha avuto degli incontri in
Regione, legittimi, dopo i quali la loro posizione è cambiata. Le posizioni
prese in modo unanime per salvaguardare i nostri boschi, sono state disattese.
Ci siamo trovati a febbraio di quest'anno, a ridosso
della scadenza per esprimere il parere, a scoprire che la maggioranza si
sarebbe pronunciata in modo favorevole con alcune prescrizioni più che altro di
carattere temporale. Accettando di fatto un progetto che vede la realizzazione
della strada in gran parte in trincea, due soli brevi tratti coperti, e un
lungo cavalcavia che da San Macario giunge alle “quattro strade”. Nella
commissione urbanistica ci hanno presentato, già pronta, la delibera che
sarebbe andata in Consiglio Comunale, senza coinvolgere i consiglieri di
minoranza. Ci siamo trovati davanti ad una decisione presa da Lega e Pdl che
non abbiamo, ovviamente, potuto condividere.
C’è stato quindi un difetto di sostanza e di forma al
quale abbiamo risposto con questa petizione che ha visto ben 1084 cittadini, di
cui 910 di Samarate, sottoscrivere questa richiesta di rivedere il parere
espresso dal nostro Consiglio Comunale.
Noi riteniamo la posizione di Lega e Pdl troppo al
ribasso.
Stiamo, in questo modo, svendendo il nostro territorio.
Viviamo in un’area fortemente antropizzata, con grossi
problemi di inquinamento e questa nuova infrastruttura va ad inserirsi
nell’unica area boscata limitrofa al nostro Comune. Degli aspetti
naturalistici, della flora e della fauna se ne è già occupato anche il Parco
del Ticino che ha espresso parere negativo, ma a noi interessano maggiormente le
ricadute sui cittadini.
Dando per assodato che la nuova strada sia utile,
nonostante abbiamo ribadito più volte non essere la variante che si immaginava
anni fa ma è il prolungamento della Pedemontana, chiediamo che questa strada
abbia, almeno, il minor impatto possibile sul territorio.
Chiediamo quindi che si chieda maggior interramento, in
particolare il tratto del cavalcavia di San Macario, oltre che di una parte
nella zona di via Milano dove la strada in trincea passerà molto vicina alle
abitazioni.
Non ce la sentiamo di derogare su tutto, siamo consapevoli che vincano quasi sempre le logiche
economiche ma come Amministratori dovremmo tutelare il più possibile i nostri
concittadini. A costo di andare contro chi sta sopra di noi e a chi cala
dall’alto decisioni prese in modo non condiviso e condivisibile.
Siamo a conoscenza e sosteniamo la posizione di
Legambiente di Gallarate che propone di non realizzare la parte nord della
strada, cioè quella che collegherà la Pedemontana con la SS 336 e di investire
quella parte di finanziamenti in una migliore realizzazione del tratto
Samarate-Vanzaghello. In questo modo si eviterebbe, oltre che di consumare
suolo in un’area, di preservare boschi e di rendere meno invasivo il tratto che
insiste sul nostro Comune.
Non
dimentichiamoci che si definisce sostenibile lo “'sviluppo che risponde alle
necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni
future di soddisfare le proprie esigenze.” (Rapporto Bruntland , 1987).
Noi invece non stiamo andando in questa direzione, e nel
noi ci sta il sistema Italia in generale, non solo Samarate, ci sono le scelte
legate alle infrastrutture, ai trasporti e alla pianificazione in generale. Si
cercano sempre le vie più facili, più semplici, quelle che creano meno
problemi, sperperando il denaro dove non si dovrebbe e non pensando a cosa
stiamo lasciando in eredità ai nostri figli e nipoti.Ilaria Ceriani, segretaria PD Samrate oltre che prima firmataria della petizione
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