PROBLEMI PER LA GIUNTA TARANTINO A CAUSA DEL PGT

Pgt fermo, le opposizioni chiedono le dimissioni del sindaco

Due anni fa la maggioranza revocò il Pgt già votato dal centrosinistra, ora senza Pgt è bloccara tutta l'attività dell'edilizia. L'opposizione, ritrovatasi unita, spera di aprire qualche crepa nella maggioranza Lega-PdL 
 
Il Pgt fermo da due anni e mezzo e l'edilizia bloccata dal 1° gennaio 2013, a tutti i livelli: per questo le opposizioni di Samarate chiedono le dimissioni del sindaco, con una mozione di sfiducia che approderà in consiglio comunale il prossimo 11 febbraio.
Al centro di tutto, appunto, la questione del Piano di Governo del Territorio: «Abbiamo deciso di presentare una mozione di sfiducia diretta al Sindaco pro-tempore Tarantino perché riteniamo inammissibile e vergognoso che, dopo due anni e mezzo di governo, non si sia proceduto alla stesura e all’approvazione di un nuovo Piano di governo del territorio» scrivono i rappresnetanti di IdV, Pd e lista civica Città Viva, insieme con il consigliere di Fli Monti. La questione si è fatta più seria dal 1° gennaio 2013: con la fine del 2012, infatti, scadeva il termine massimo imposto dalla legge regionale 12/2005 per l'approvazione e adozione del nuovo strumento urbanistico. In mancanza di questo il Piano Regolatore perde di efficacia e l'intera gestione del territorio è, per così dire, "congelata", come avevano denunciato anche gli ordini professionali. «Un cittadino, per la prima volta dal 1942, si troverà nell’impossibilità di costruire, su un terreno di sua proprietà, la casa di abitazione o di ristrutturare la stessa».

La mozione sarà presentata come detto nel prossimo consiglio comunale e le opposizioni sperano evidentemente anche che si apra qualche crepa nelle file della maggioranza, dove qualche malumore è emerso già in passato e sta emergendo anche in questi giorni sulla vicenda della gestione di Asc, l'azienda servizi comunali finita al centro di forti critiche per i risultati e per il caso del'ipotetico benefit agli amministratori. Del resto, solo questa estate i malumori avevano fatto sì che il sindaco si ritrovasse senza maggioranza in un consiglio comunale importante come quello dedicato alle nuove aliquote Imu.

 
 

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