BUFERA SU ASC: BENEFITTOPOLI

Dopo Parentopoli sta per abbattersi sull'Azienda Servizi il caso Benefittopoli.
Decisamente poco trasparente la gestione degli ultimi tre anni sotto la Giunta Lega-Pdl.

 
 

Azienda Servizi, scoppia il caso del benefit al presidente

Città Viva denuncia il premio di 20mila concesso alla guida del Cda. Ma la civica denuncia anche i costi del fotovoltaico: "Nel bilancio spesa da 81mila euro, ma non è partito nulla" 
 
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«Asc, Azienda Sprechi Comunali». È una battuta, ma non ci vanno per il sottile quelli della lista civica samaratese Città Viva nel denunciare gli aspetti criticabili del bilancio 2012 dell'Asc, l'azienda servizi comunali. Un'azienda sempre più "magra", con i conti più in ordine, ma con sempre meno servizi. Ma un'azienda nella cui bozza di bilancio compaiono - denuncia la lista civica, che sta all'opposizione - «un benefit da 20mila euro per il presidente, oltre al normale stipendio», e anche altre spese considerate da rivedere.

Gli ultimi sviluppi vengono dalla Commissione dove è stato presentato un bilancio del 2012 (in bozza): «Dal 2012 l'azienda - dice Paolo Bossi, consigliere comunale Città Viva - non si occupa più di impianti sport, trasp scolastico, mensa, nel corso del 2012 viene venduta anche farmacia di Samarate. Il piano previsto è la dismissione, dopo l’affidamento della gestione del servizio acqua all’ATO». Ma sul 2012 le sorprese non mancano, sono almeno tre secondo la civica.
La prima: la presenza a bilancio di un totale di 30mila euro «di interessi di mora per i ritardi di pagamento delle forniture», in particolare - dice la civica - sui prodotti farmaceutici.
Secondo:«A bilancio ci sono ben 80.991 euro di spese per studi  e progetti sul fotovoltaico, avviati dal 2010. Senza che si sia mai visto un solo tetto fotovoltaico a Samarate e senza che si possa prevedere in futuro». L'investimento per le energie pulite (buono anche per ridurre i costi a carico del Comune) era stato un cavallo di battaglia della Lega Nord, ma l'idea sembra essere invecchiata male: «Avevano fatto una presentazione a fine 2010, anche se il progetto faceva riferimento ai vecchi parametri degli incentivi» dice Maurizio Mazzucchelli. Ora però il valore del "Conto Energia" si è ridotto e costruire impianti è diventato più oneroso, il rientro dell'nvestimento richiede tempi ben più lunghi.

E da ultimo, Città Viva denuncia il "benefit" da 20mila euro: «Abbiamo subito notato - dice ancora Paolo Bossi - che c'erano costi per gli amministratori molto più alti: è infatti previsto in bilancio un benefit al presidente di 20mila euro, in assenza di un direttore generale». Una soluzione che secondo Bossi «in questo momento storico, anche se ci fosse pareggio o utile in bilancio, è inaccettabile. L’assessore al bilancio Pozzi, che rappresentava l'amministrazione, in commissione non ha battuto ciglio ed è rimasto muto.». Nel corso della giornata anche l'Italia dei Valori, che ha anche un suo rappresentante nel Cda dell'azienda comunale, ha definito la sua posizione: «Noi dell'Idv - dice Eliseo Sanfelice - non vogliamo intervenire dopo che i giochi sono fatti, vogliamo denunciare prima per evitare problemi, come è già successo in passato con il caso della lavoratrice che rischiava il trasferimento». Al punto che il rappresentante dell'IdV farebbe mancare il suo voto al bilancio.

Come reagirà la maggioranza Lega-PdL? Il sindaco Leonardo Tarantino ha convocato una conferenza stampa nel pomeriggio, prima annullata e poi confermata ancora in serata. Paolo Bossi è convinto che la linea difensiva dell'amministrazione sarà chiara: «Perché  il presidente mette a bilancio il benefit? Perchè Pozzi i commissione sta zitto? A questo punto sappiamo bene che non saranno erogati, perché li abbiamo sorpresi con le mani nella marmellata». E di fronte al quadro emerso Città Viva, pur non avanzando richieste di dimissioni, chiede che «ognuno a questo punto si assuma le sue responsabilità».
31/01/2013
 
 
 

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